Il nuovo localismo e il valore della prossimità. Il presidente Franciosa sul nuovo Ente Pro Loco Basilicata.
Nel cantiere in continuo divenire che, in questi anni, il Terzo settore rappresenta, si torna a parlare di prossimità, e del valore della tutela e della promozione della stessa. Da tali mosse, prende avvio, lo scorso 22 ottobre, a Barile, la nascita del nuovo Ente Pro Loco Basilicata.
«L’assemblea
costituente si è svolta presso la sala "Antonio Paternoster"
della storica Pro Loco del piccolo borgo potentino, nata nel 1966,
tra le più longeve dell’intera Lucania – spiega Rocco Franciosa,
presidente regionale del nuovo ente - un'assemblea che ha visto,
oltre alla presenza di Pasquale Ciurleo, presidente nazionale EPLI,
una nutrita rappresentanza di dirigenti volontari da tutta la
regione».

Ma quali sono i presupposti che fanno da spinta alla nascita dell’ente?
«L'Ente Pro Loco Basilicata ha preso forma dal rafforzamento di quei valori che ispirarono la nascita delle Pro Loco quali associazioni di promozione sociale, turistica e culturale dei territori. La base caratterizzante è quella della democrazia partecipativa. Sono state, dunque, le vere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, a spingere i tanti dirigenti Pro Loco a dar vita ad un ente autonomo anche in Lucania, ricordando quanto lo stesso marchio “Pro Loco” sia legato a doppio filo a quelle associazioni che pongono su sé stesse l’onere di stimolare processi di crescita per le comunità in cui operano, con piena responsabilità ed autonomia territoriale».
Recuperare
il ruolo sociale della prossimità, dando avvio a un circolo
virtuoso. Questa l’estrema sintesi del processo in atto all’interno
del profondo rinnovamento in seno al terzo settore. Abbinare le sfide
a livello nazionale a quella competenze micro territoriali, dando
maggior risalto al contesto in cui le singole realtà si trovano ad
operare. La parola chiave? Comunità. Una comunità che torna ad
essere, assieme, motore e catalizzatore, di un’azione volta al
riesame di una visione d’insieme che, troppo spesso, lascia dietro
di sé pezzi di un mondo che si fatica a comprendere, in nome di una
più totalizzante, quanto sacrificante, unità. Puntare alla
cooperazione, al localismo inclusivo, anziché aggregante. Promuovere
il ruolo strategico che si ha “dentro” e “per” il territorio.

Franciosa parla, nello specifico, di democrazia associativa: «Il comitato regionale, con il supporto dell'Ente Pro Loco Italiane, a cui ha aderito con piena autonomia territoriale, accompagnerà il processo di crescita delle Pro Loco, rappresentandole e stimolandole nel pieno rispetto delle autonomie locali. I principi fondanti sono quelli del federalismo associativo e del concetto a noi caro di nuovo localismo. Ogni territorio esprime, difatti, peculiarità e necessità proprie, figlie di quel “localismo” inteso come punto di forza e originalità, promozione di beni materiali e immateriali. L’auspicio è la concertazione sul territorio di una nuova idea di rete associativa, basata sull’autonomia locale».
I progetti e i traguardi futuri?
«Punteremo sulla collaborazione sinergica con i Comuni, le Province, la Regione e l'Apt Basilicata – aggiunge Franciosa - senza dimenticare le imprese che operano nel settore dello spettacolo assieme a quelle alberghiere, culturali e turistiche. Tra le attività future da realizzare, la cerimonia premio Pro Loco Basilicata; l’iniziativa di promozione turistica Tesori nascosti di Basilicata assieme all’assegnazione marchio Sagra d’eccellenza alle manifestazioni enogastronomiche lucane, la fiera dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico. A ciò si aggiunge la stampa della rivista delle Pro Loco e la promozione digitale. Intendiamo, inoltre, celebrare la giornata nazionale e regionale del folklore e delle tradizioni popolari. Inaugurare un nuovo e più ampio percorso di valorizzazione dei carnevali storici lucani, che assieme ai dialetti locali e alla tradizione musicale lucana animano il cuore popolare del nostro territorio. Da qui l’idea di un festival bandistico itinerante; la promozione dei cammini dei templari e della via dei greci, legato al progetto nazionale AgroArcheoTrekking».
L’augurio che si sente di fare al mondo associativo?
«La Basilicata ha tra le sue grandi potenzialità una pluralità associativa che in vari settori alimenta una poliedrica dinamicità di proposte socio culturali che richiede una costante attenzione da parte delle istituzioni per migliorare e rafforzare l'organicità dei vari interventi. Alle Pro Loco in particolare va il grande merito di una straordinaria animazione turistica territoriale, che in tante circostanze diventa una buona risposta alla crescente attenzione di viaggiatori e turisti, con un coinvolgimento attivo di migliaia di volontari motivati dall'amore per il territorio e le tradizioni. Ai volontari va il mio ringraziamento per il l’impegno disinteressato, e l'appello a continuare ad amare la nostra meravigliosa terra, per poter attrarre sempre maggiori flussi turistici che generano importanti economie per i nostri piccoli borghi lucani».