FE. VI. Frutta s.r.l.: primizie lucane per la GDO

La storia che stiamo per raccontare ha le proprie radici nella parte sud-orientale della provincia di Matera, in quel territorio che potremmo definire a tutti gli effetti il cuore fertile della Basilicata, il Metapontino. Siamo a Policoro, ad appena tre chilometri dal Mar Jonio e nelle vicinanze dell'Agri, il primo fiume lucano per ricchezza d'acqua, con una portata media di venti metri cubi al secondo. Anche se a pochi passi dal mare, la città di Policoro ha una tanto spiccata quanto antichissima cultura agricola, che conosce, però, la massima espansione solo negli anni '60, prima con lo zuccherificio e poi con la coltivazione di kiwi. Ma la regina indiscussa del posto è senz'altro la fragola che ha rappresentato e rappresenta tutt'ora, insieme ad altre colture ortofrutticole, un caposaldo dell'economia del comprensorio.

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Ed è proprio nella "città della fragola" che nasce negli anni '90, su iniziativa di due soci, Antonio Ferrara e Rocco Viggiano, FE. VI. Frutta s.r.l.: commercializzazione di frutta, verdura ed ortaggi conferita dagli agricoltori del Metapontino, ai quali si aggiungono i prodotti freschi delle loro coltivazioni. Primizie di Basilicata: pesche e pesche noci, albicocche ed ovviamente le fragole di varietà Sabrosa, meglio conosciute con il loro nome commerciale, stiamo parlando della Candonga. L'azienda figura, infatti, come socio del club Candonga, il consorzio di valorizzazione di una fragola che può essere definita, senza ombra di dubbio, "unica" in tutte le sue caratteristiche: dal colore rosso brillante, anche della polpa, all'aroma intenso. Inconfondibile nella sua croccante consistenza, assicura un'esplosione di dolcezza finale in chiunque l'assapori. Innegabili qualità gustative a cui si aggiungono comprovate proprietà e benefici per una fragola tutta lucana, che ha contribuito tra l'altro a portare la Basilicata ad essere la prima regione produttrice di fragole in Italia: dall'alto contenuto di antiossidanti, potassio e fibre; a fonte di acido folico, nonché stimolante nella produzione di serotonina e melatonina. Serbatoio di vitamina C, circa 60 mg per 100 g di prodotto, tenori elevati che la pongono tra i frutti più ricchi di questo nutriente essenziale per l'organismo umano, allo stesso livello degli agrumi, e ben al di sopra di altre varietà di fragole. 

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Alle produzioni locali e ad una vasta gamma di ortaggi di alta qualità e freschezza, FE. VI. Frutta affianca la distribuzione capillare di diverse tipologie di frutta esotica e frutta secca. Inoltre, l’ingrosso ortofrutta si fa forte di una struttura ben organizzata e mezzi tecnici che curano gli aspetti agronomici e di controllo della qualità, ed è quindi in grado di garantire l’approvvigionamento di tali prodotti dai vari mercati locali, nazionali ed internazionali in modo da soddisfare in qualsiasi periodo dell’anno ogni specifica richiesta.

La Grande Distribuzione Organizzata rappresenta, infatti, un importante canale di commercializzazione per quest'azienda, dotata di una zona logistica con panchine di carico/scarico, un'area sosta temporanea merci a temperatura controllata, moderne attrezzature per imballo palltes al fine di garantire alla propria clientela il massimo del servizio per una sicura distribuzione. Tanto che nel 2017 FE. VI. Frutta si piazza al cinquantunesimo posto nella classifica, stimata dalla Plasimoll (società americana che, attraverso le sue ricerche, fornisce ai manager di tutto il mondo informazioni sul rendimento finanziario della loro impresa e dei loro competitors), delle imprese più grandi nel settore del commercio all’ingrosso di frutta ed ortaggi freschi, su un numero totale di oltre cinquecento ingrossi analizzati. Distribuzione che avviene non solo sul mercato locale e nazionale, ma che strizza l'occhio anche a quello estero, con un incremento particolare verificatosi negli ultimi anni verso la Germania dove a essere molto apprezzata è soprattutto la fragola.

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A tutto ciò FE. VI. Frutta coniuga l'attenzione alla sostenibilità ambientale, risale infatti al 2017 l'installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 200 kw. Un investimento per l'autoproduzione di energia che assicura non solo un notevole risparmio in termini economici, ma soprattutto un incremento del valore stesso dell'azienda e delle sue produzioni, nell'ottica del rispetto e della salvaguardia dell'ambiente.


SIMONA PELLEGRINI