Cooperativa ortofrutticola Trisaia, oltre sessant’anni di storia

Fare rete per il futuro dell’agricoltura. L’aggregazione come occasione di valorizzazione della massa critica di diverse e molteplici produzioni assieme all’ampliamento dei mercati di riferimento; ma anche e soprattutto, l’aggregazione come strumento per la messa in comune di conoscenze, conoscenze che possano, a loro volta, programmaticamente, farsi sinonimo di un nuovo sviluppo.

Questa settimana Agristorie vi porta a Rotondella, per conoscere una realtà che da quasi sessant’anni lavora, assieme ai suoi oltre quaranta soci, al fine di assicurare quella competitività comune come leva trainante di un successo produttivo che sia di tutti.

Stiamo parlando della Cooperativa ortofrutticola Trisaia, nata nel 1963. «Tutto ebbe inizio da un gruppo di agricoltori della zona che in quegli anni si dedicavano principalmente alla produzione di grano e all’allevamento – spiega Mario Montesano – mio padre fu tra quei dodici soci fondatori a credere fermamente nella forza dell’aggregazione dei piccoli produttori, si parla nello specifico di appezzamenti intorno ai dieci quindici ettari ciascuno – spiega – passammo dunque dall’iniziale raccolta del latte all’acquisto delle prime attrezzature comuni e dei concimi, ciò consentiva non solo una maggiore forza contrattuale ma anche un approvvigionamento più mirato ed efficiente».

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È sulla fine degli anni ’60 che si passerà dal frumento ai primi impianti di albicocche, per assistere a un vero e proprio boom della frutticoltura qualche tempo dopo, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Proprio durante quel periodo, e precisamente nel giugno del 1981, la cooperativa dà avvio alla commercializzazione delle prime albicocche. Un percorso questo, segnato dall’attenta scelta varietale rivolta alla soddisfazione del consumatore finale, che porterà alla valorizzazione di un frutto tipico del territorio rotondellese.

«Si scrive Rotondella, si legge terra della albicocche» recitava lo spot di una delle numerose edizioni della sagra delle albicocche che si tiene ogni anno nel delizioso borgo lucano. Una manifestazione che, oltre a rappresentare un importante momento di valorizzazione di una coltura distintiva del territorio, diviene occasione di dialogo e di confronto. Una vera e propria Giornata di studio sull’albicocco che animerà la cittadina dal 3 al 5 luglio di quest’anno. In concomitanza, spettacoli musicali, l’esposizione da parte delle aziende agroalimentari e ovviamente la degustazione di tutti i prodotti a base di albicocca, freschi e trasformati, arricchiti dall’elevata miriade di produzioni appartenenti all’arte culinaria del posto.

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«Fu proprio la sede della nostra cooperativa – aggiunge Montesano – ad ospitare la primissima sagra dell’albicocca, a dimostrazione di come il legame con il territorio e con i suoi prodotti è stato e continua ad essere per noi il focus verso cui è proiettato tutto il nostro impegno».

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Un impegno, tra l’altro, che si fregia, ormai da anni, della certificazione Global Gap: tracciabilità, il minimo e controllato utilizzo degli agrofarmaci, la salvaguardia dell’ambiente e la gestione dei problemi di qualità attraverso una precisa metodologia di intervento. Una scelta che fa della Cooperativa ortofrutticola Trisaia una realtà all’avanguardia nell’ambito dei processi di sostenibilità ambientale.

SIMONA PELLEGRINI