Biologica Vignola: dal seme alla tavola
Dal seme alla tavola, non solo uno slogan ma una visione organizzata e programmatica di un progetto più ampio che vede la nascita nel 2010 con l’Azienda Agricola Biologica Vignola, dalla volontà dinamica e imprenditoriale del giovane Giuseppe Vignola.
Siamo a Grassano, «una piccola Gerusalemme immaginaria», come la descriveva Carlo Levi nella sua più celebre opera, tra i fiumi Bradano e Basento, nella parte più settentrionale della provincia di Matera. Passione per la natura e rispetto dell’ambiente, questi i motivi che spingono Giuseppe Vignola a rilevare l’azienda agricola di famiglia, e a continuare sul solco dell’agricoltura biologica, una scelta precisa intrapresa già nel ’94.
Una
superficie totale di oltre trenta ettari nell’agro di Grassano e
un’attenta selezione di prodotti alimentari tutti rigorosamente
certificati e garantiti da analisi chimico-fisiche. «Andare incontro
ai gusti ed i bisogni dei nostri clienti, anche di quelli dai palati
più raffinati ed esigenti, garantendo al contempo la salute del
consumatore finale, è questo l’obiettivo che perseguiamo da
sempre, operando nel pieno rispetto dei principi dell’agricoltura
biologica».

Il risultato è nei prodotti stessi: «dall’olio extravergine d’oliva, ottenuto dalle olive del nostro uliveto secolare ed estratto con spremitura a freddo per garantire le qualità nutrizionali ed organolettiche di maggior pregio, alle conserve di pomodoro e sughi pronti, fino alle creme e i patè, in tante gustosissime varianti». A ciò si aggiunge una costante ricerca incentrata alla tutela e alla valorizzazione dell’artigianalità: «nel 2014 è stato realizzato, in pieno centro storico, il laboratorio polifunzionale dell’azienda con annesso punto vendita, in cui vengono trasformati i prodotti aziendali secondo processi lavorativi artigianali in chiave innovativa ed originale, l’idea è quella di avvicinare il potenziale turista alla conoscenza delle nostre tradizioni, veicolare dunque non solo un prodotto, ma un’esperienza».
Filiera corta e Km Zero. Un’offerta, quella dell’Azienda Biologica Vignola, che non si esplica nella sola garanzia di freschezza e genuinità, data proprio dall’assenza di trasporto e di passaggio, ma si traduce nella rinnovata possibilità, data al cliente, di riscoprire il territorio e parti essenziali della sua identità, «creare una nuova relazione – spiega Vignola - tra il mondo agricolo e quello urbano».
«Stagionalità e biodiversità rappresentano i cardini della nostra produzione, a ciò si lega anche la scelta del recupero di antiche coltivazioni, come il cece nero e tanti altri legumi, da cui nascono le nostre zuppe già pronte, un’altra tipologia di prodotto attraverso il quale intendiamo preservare la memoria dei nostri piatti tipici ed abbracciare il mercato del vegan».
Riscoprire
gli antichi sapori, dunque, ma anche andare incontro a nuove e sempre
più emergenti necessità: «produciamo varie tipologie di pasta
utilizzando il grano duro Senatore Cappelli, un’antica varietà che
si distingue, tra l’altro, per le sue particolari caratteristiche
organolettiche che lo rendono un alimento ideale per gli intolleranti
al glutine».
Contribuire
allo sviluppo rurale del territorio è ciò in cui l’Azienda
Agricola Biologica Vignola s’impegna,
non solo assolvendo alla propria funzione primaria, ma anche
attraverso la produzione di servizi secondari «offriamo servizi
aggiuntivi quali la fattoria didattica e servizi sociali di vario
genere, attraverso l’inserimento di diversamente abili e soggetti
con disagio sociale nelle attività agricole. Ciò a cui tendiamo è
contribuisce ad elevare il potenziale turistico dell’area di
Grassano, ma anche creare, nel corso del tempo, una sempre più ampia
rete d’impresa, al fine di far conoscere il nostro paniere di
prodotti non solo in Italia, ma anche all’estero».
SIMONA PELLEGRINI