Asteco s.r.l.: energia rinnovabile come fonte di piena sostenibilità ambientale

Di cosa parliamo quando facciamo riferimento alle energie rinnovabili? Se volessimo dare semplicemente una risposta nozionistica a tale domanda dovremmo spiegare che si tratta di fonti energetiche alternative a quelle tradizionali, queste ultime, prodotte con combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale. Con il termine “rinnovabile”, invece, si indica una forma di energia rigenerabile, appunto, e per questo stesso motivo, non esauribile. Ciò sta a significare, in ultima istanza, che questo tipo di energia non implica la distruzione di risorse naturali e garantisce, pertanto, un maggior rispetto dell’ambiente. Aldilà della semplice definizione vi è un dato di fatto assolutamente non trascurabile, come spiega il Sole24Ore, infatti: «L’epidemia frena i consumi di energia, ostacola gli investimenti, rallenta l’economia. Per tutti tranne che per le fonti rinnovabili – tanto che - le energie rinnovabili rappresentano quasi il 90% dell’aumento della capacità di potenza totale in tutto il mondo nel 2020». Si attende, adesso, la realizzazione del primato auspicato per l’anno corrente.

asteco1jpg

E in Italia come vanno le cose? Nel Belpaese le fonti rinnovabili contribuiscono al fabbisogno energetico interno per circa il 18% del totale, mentre il 40% dell’energia elettrica immessa nella rete viene prodotta a partire da fonti di energia pulita. Ecco che lo Stivale raggiunge il terzo posto nella classifica europea per l’utilizzo di energie rinnovabili, dietro solo a Germania e a Francia. Ciò porta a considerare, attualmente e senza ombra di dubbio alcuna, le energie rinnovabili come uno degli ambiti in maggiore espansione. Considerazione che quindici anni fa, però, non era affatto scontata.

La storia che questa settimana abbiamo deciso di raccontarvi ha inizio proprio quindici anni fa, precisamente nel marzo del 2006, a Policoro, quando tre giovani professionisti decidono di dar vita ad una realtà che possa affacciarsi sull’allora emergente scenario delle fonti di energia rinnovabile. È così che nasce Asteco s.r.l., la prima vera realtà lucana per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. L’azienda prende slancio grazie allo sfruttamento del primo incentivo nazionale “conto energia” per la realizzazione degli impianti fotovoltaici. La prospettiva, sin da subito, è quella di una crescita nazionale.


asteco3njpg

Da allora una strada tutta in salita: progettazione, sviluppo e realizzazione di impianti tecnologici; impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e soluzioni per il risparmio energetico. Ancora una volta i numeri ci aiutano a misurare la portata degli obbiettivi realizzati, ne citiamo solo alcuni. Dal 2006 ad oggi, grazie all’affidabilità delle competenze messe in campo, Asteco vanta oltre seicento impianti fotovoltaici progettati di piccola e media taglia; dieci progettazioni di campi e serre fotovoltaiche su territorio nazionale e due progettazioni in partner esteri in Romania; più di cinquecento impianti fotovoltaici realizzati; e oltre 2000 mq di pannelli solari per la produzione di acqua calda.

asteco4jpg

La chiave di volta di Asteco sta nel know how, l’insieme di tutte quelle conoscenze e di quelle abilità che vanno a sedimentarsi in quello che poi è il valore pregante di un’impresa, il valore aggiunto che la porta a differenziarsi dai competitors e, dunque, finalmente, ad emergere. Fattore indispensabile per Asteco è stato il monitoraggio dei mercati nazionali ed internazionali connesso alla sempre crescente attenzione verso le nuove tecnologie nascenti. Innovazione, questa la parola d’ordine.

asteco2jpg

Dietro ai dati che raccontano il successo di un percorso, qualcosa di più di una semplice scommessa vinta, ci sono gli intenti: «Il nostro scopo è quello di rendere il risparmio energetico una fonte di educazione civile, nel rispetto sia delle nostre economie domestiche sia ambientali» spiega Michele Torchiano che con Vincenzo Alvarenz è oggi a capo dell’azienda. Prima del risultato economico, e di quel comune interesse alla speculazione che mosse i primi imprenditori a cimentarsi nel settore, i due soci sottolineano come sia stato il peso etico del lavoro a cui si approcciavano a spingerli a credere e ad investire il proprio tempo, e le poche iniziali risorse, in quella che sarebbe poi diventata la loro azienda. «Adesso il nostro sogno è un’accademia di formazione per tutto ciò che concerne le energie rinnovabili» aggiunge Torchiano. L’educazione ad un mondo più sostenibile passa anche da qui.

SIMONA PELLEGRINI